Marenia, diario di bordo #3: in volo
Finalmente in volo. L’aereo è comodo. Siam diretti al Cairo. Il mediterraneo. meraviglioso da quassù. Mentre scrivo mi vengono in mente le frasi scritte da Maria Ylenia in Nunneranumigranti, la nostra canzone. Ascoltatela nel Juke Box sul sito. la suoneremo anche in Arabia. Popoli che nei millenni hanno solcato questo mare tra mille peripezie. Per ricostruirsi un futuro, o magari per saccheggiare. Popoli in equilibrio tra eterne guerre. ora sono tutti qui. Affacciati sullo stesso mare. Il mediterraneo. Scilla e Cariddi sono lontani. i mostri epici non ci raggiungeranno. E le sirene? Meglio pensare alla musica. A proposito, hostesses e stewards vogliono farci suonare. Non credo che ce lo chiederanno di nuovo perché hanno intuito che siamo abbastanza matti da farlo! Nour, l’hostess dalla folta chioma bionda, poco africana ma molto trendy è gentile. I ragazzi hanno stupito Nour mostrando di conoscere il significato del suo nome, sunshine, luce. Ed abbiamo tutti pensato con un sorriso ad un’altra Nour, la nostra amica libanese che ha partecipato alle attività si sensibilizzazione per i diritti umani con illimitarte ed AIESEC mesi fa.
Ci hanno dato le solite cuffiette. Il lettore audio nel sedile ti permette di scegliere la musica di molti dischi o l’audio di un film. Richard Gere gironzola in tutti i monitor. Quasi quasi chiedo un giornale in arabo. Ma l’unica cosa che so dire è che non parlo arabo!
Tutti riposano. Quasi quasi ci provo anche io. Intanto qua dietro qualcuno cucina.
Speriamo in un buon cous cous e falafel!
Aggiornamento delle 5 del Mattino.
Stanchissimi siamo in terra Araba!
Lello Cardone.