Kr14f9

Sollevo le mani

raddrizzo la schiena

guardo in basso.

Suadente mi giunge la sua voce:

«Ti avvolgerò tra le mia braccia fluttuanti,

sussurrerò nuove melodie al tuo orecchio. 

Dormirai cullata 

da un’ intricata ragnatela di sogni acerbi.

Conserverò il tuo nido 

celandolo agli occhi del mondo.

Scendi, un gradino alla volta o,

vola librandoti sulla mia promessa: le lacrime evaporeranno al sole,

il dolore sarà un compagno di giochi affaticato. 

Ti aspetterò, l’urgenza non mi appartiene. 

Ti aspetterò, movimenti di luce e colore si sprigionano dalle crepe del mio 

essere paziente.»

Maria Ylenia Trozzolo